La Passione di Cristina

La Passione di Cristina

Le acque placide del Lago di Bolsena celano una leggenda avvolta in mistero, questa è la storia di Santa Cristina, una giovane martire del III secolo, le cui azioni coraggiose sfidarono l'Impero romano. Il miracolo che seguì al suo martirio, cambiò il destino della città di Bolsena, questa è una storia di fede, miracoli e il potere di una giovane donna di fronte all'oppressione romana

La leggenda narra che Santa Cristina, nonostante le minacce e le torture inflittele dal suo stesso padre Urbano a causa della sua fede cristiana, rimase fedele alla sua religione, la giovane si era rifiutata di sacrificare agli dèi romani, dichiarando apertamente la sua fede in Cristo. Si dice che dopo aver avuto una visione di angeli, la ragazza spezzò i simulacri degli dei.

Ci troviamo nel terzo secolo dopo Cristo nei pressi del cuore dell’Impero Romano, l’imperatore al tempo era Diocleziano ed era ancora il periodo delle persecuzioni dei cristiani, per cui la forza interiore e la fede di Cristina avevano attirato l'attenzione delle autorità romane, che tentarono in ogni modo di costringerla ad abiurare la sua fede.

Non riuscendo a piegarla, decisero di punirla in modo crudele.

La ragazza, appena undicenne, fu gettata nelle acque del Lago di Bolsena con una pietra legata al collo, con l'intenzione di annegarla, ma, al momento del suo martirio, avvenne un miracolo: la giovane non sprofondò nelle profondità del lago, ma galleggiò sulla superficie dell'acqua.

Questo evento miracoloso spinse molti spettatori a convertirsi al cristianesimo, compresi alcuni dei torturatori di Santa Cristina. 

Ma questa non è una storia che prevede il lieto fine, infatti le autorità romane non si arresero e la flagellarono, la gettarono in una caldaia bollente piena di pece, resina e olio, ma anche da qui Cristina uscì incolume, le fecero tagliare i capelli e trascinare nuda per le strade della cittadina lagunare, ma la sua fede era incrollabile e la tortura continuò, fino a che la giovane fu uccisa.

Il Lago di Bolsena, da allora, è diventato un luogo di pellegrinaggio e devozione in onore di Santa Cristina e ancora oggi, ogni anno, il 24 luglio, gli abitanti celebrano la sua festa, ricordando il miracolo delle sue acque e la sua dedizione alla fede cristiana.

Questa leggenda, oltre a rappresentare il coraggio e la devozione di Santa Cristina, è un legame profondo tra la storia, la religione e la cultura dell'Alto Lazio ed il Lago di Bolsena continua a essere un luogo di spiritualità e riflessione.


Il lago di Bolsena è conosciuto per essere il centro di strane e misteriose storie, molto diverse tra loro.

La prima è ambientata sull'isola al centro del lago e nel V secolo d.C. e racconta la storia di Amalasunta, la principessa tradita che vaga per l'Isola Martana.

La seconda, è ambientata nel Rocca Monaldeschi della Cervara e racconta di misteri e apparizioni da brividi.


Oltre a queste, l'Alto Lazio è teatro di molte altre strane e misteriose leggende, che ho raccolto in un piccolo ebook dedicato alle storie dell'Alto Lazio


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