La sala del fantasma della Rocca Monaldeschi

La sala del fantasma della Rocca Monaldeschi


Il lago di Bolsena è uno spettacolare paradiso da visitare, ma è un paradiso che nasconde delle ombre, la meravigliosa Rocca Monaldeschi della Cervara, nel centro del paese, è da secoli teatro di misteri e apparizioni da brividi.



Tempo di lettura 3:00 minuti - Puoi anche ascoltar la storia dalla Voce dell'Alchimista, video in fondo al racconto

La storia della Rocca Monaldeschi della Cervara a Bolsena inizia nel 1156, poiché l’allora Papa Adriano IV era preoccupato della sicurezza di tutti i comuni attraversati dalla Via Cassia che avrebbero potuto essere minacciati dagli attacchi di Federico Barbarossa, molto attivo in Italia in quel periodo.

L’edificio massiccio e maestoso in stile medioevale domina il centro storico della piccola cittadina di Bolsena ed attualmente è un museo e tutt’ora è una meta turistica molto frequentata da turisti italiani e stranieri.

Ma la Rocca Monaldeschi non è famosa solo per la sua bellezza, il castello è conosciuto da secoli anche per strane apparizioni che hanno stupito e incuriosito i visitatori e soprattutto per il senso di inquietudine che si prova nel visitare particolari stanze.

Data la storia non poco travagliata del castello, fatta di continue guerre e volenze, non è strano che al suo interno siano state trovate ossa umane e le apparizioni sarebbero legate proprio a questo evento

Inizialmente i resti furono attribuiti a Tiberio Crispo, un uomo con una storia travagliata e misteriosa.



Egli è stato un cardinale e vescovo, figlio naturale del principe Alessandro Farnese, che divenne poi Paolo III, che ha dimorato nel castello nel XII secolo; i suoi comportamenti portarono il popolo alla ribellione e il cardinale venne cacciato, in seguito sparì misteriosamente.

C’è un’altra versione della storia, che racconta che Tiberio si fosse levato contro il signore del luogo ed avesse ordito una rivolta, ma per il nostro racconto poco cambia.

Solo in seguito si scoprì che il proprietario delle ossa era un giovane castellano che fu anch’esso brutalmente trucidato per essersi opposto al Signore locale, forse proprio Tiberio Crispo, ed ai suoi soprusi.

Il rinvenimento di questi resti, che fossero di Tiberio Crispo o di un castellano non meglio identificato, ha scatenato qualcosa, che non fa trovare pace allo spirito, infatti, si avverte tutt’oggi una presenza aleggiare nel castello.

Negli anni passati e anche oggi, chi visita il castello avverte una minacciosa presenza nello splendido salotto dalle pareti finemente affrescate, denominato a proposito “sala del fantasma”.

Secondo alcune testimonianze, sarebbe impossibile fermarsi nella sala, poiché ci si sente continuamente fissati da uno sguardo maligno e, molti visitatori, trovandosi hanno anche riferito di aver sentito forti brividi.







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