L’Isola Martana è una mezzaluna di terra al centro del Lago di Bolsena, grazie alla natura che cresce rigogliosa è un piccolo paradiso, è pittoresca, affascinante, immersa in uno scenario idilliaco, ma nasconde un oscuro passato fatto di tradimenti e crudeltà.
Tempo di lettura 4 minuti - Puoi anche ascoltar la storia dalla Voce dell'Alchimista, video in fondo al racconto
Lo scenario del Lago di Bolsena è stato teatro, come abbiamo visto, di guerre e fatti cruenti per molti secoli e questa storia non fa eccezione, ci troviamo attorno al VI secolo e la Regina Amalasunta, figlia di Teodorico, viveva in quel luogo insieme alla sua famiglia reale.
Le cronache descrivono la sovrana ostrogota, nata nel 494, come saggia, intelligente e acculturata, e, sebbene fosse stata confinata sull’isola per giochi di potere dovuti alla successione del regno alla morte di Teodorico, governava il suo territorio con equità.
Ma ci troviamo in un periodo storico dove le donne contavano relativamente poco ed il suo stesso popolo, che mal sopportava una donna al potere, preferì avere il marito come Re.
Per poter prendere il potere, Teodato duca di Tuscia, che era anche il cugino di Amalasunta, avrebbe dovuto eliminare la Regina, per cui un giorno la portò sull’isola Martana e, insieme ad altri congiurati, la strangolò.
L’infedele cugino voleva così accentrare il potere nelle sue mani, ma venne quasi subito travolto dall’inizio del lungo conflitto noto come Guerra Gotica, ma questa è un’altra storia.
C’è un’altra versione del tradimento: si dice che un giorno Teodato abbia incaricato Amalasunta di andare verso Roma, ma poco dopo essere partita, ella fu catturata, rapita e abbandonata sull’Isola Martana fino al giorno della sua morte, avvenuta però in maniera misteriosa
La regina Amalasunta, secondo le cronache, sarebbe pertanto stata eliminata da una congiura familiare e per questo motivo la sua anima ancora non si dà pace e si dice che ancora oggi infesta l’isola.
C’è chi racconta di averla sentita urlare, chi sostiene di averla intravista, nelle sue vesti da dama medioevale, vagare tra le nebbie dell’isola, pare che lo spettro si manifesti in particolare nei giorni in cui spira forte il vento di Tramontana.
Una curiosità: a Marta, il paese che dà il nome all’isola, ma che si trova sulla terraferma, c’è un edificio che si dice essere quello di un certo Tomao, il pescatore che portò sull’Isola Martana la Regina e, finché fu in vita, egli divenne il suo tramite con gli abitanti del luogo.
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