Il Rifrullo del Diavolo

Il Rifrullo del Diavolo


Nelle ombre di arte e storia, le leggende fiorentine si dipanano come fili magici, tra le pietre antiche e le strade strette di Firenze si sussurrano le sinistre vicende dei Medici, la figura enigmatica di Leonardo da Vinci, ma non solo, sotto l'architettura grandiosa di questa città, si celano anche le storie dei fantasmi di Palazzo Vecchio e la leggenda della nascita diabolica di uno strano fenomeno meteorologico

Camminando per il centro di Firenze, più precisamente nei pressi di Via dello Studio a due passi dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, non si può non percepire una leggera brezza, che nei mesi invernali si può trasformare in un vento molto freddo e molto fastidioso.

Questo strano fenomeno avviene unicamente in questo punto vicino a Piazza del Duomo ed i fiorentini lo conoscono come il Rifrullo del Diavolo, uno strano evento atmosferico che nasconde una misteriosa leggenda.

In un tempo non meglio precisato un Diavolo si aggirava nelle strade del centro di Firenze alla ricerca di anime, quando vide un prete e gli venne l’idea di prendersi quel boccone prelibato e cominciò a seguirlo.

L’uomo di chiesa si rese conto di essere seguito dal Maligno e cominciò a scappare per le vie di Firenze, nel tentativo di sfuggire alle sue grinfie, prima girando per Via del Corso, poi cominciò a correre per Via dello Studio, ma il Diavolo era sempre più vicino e più il prete correva veloce, più si avvicinava.

Il prete, ormai allo stremo delle forze, arrivò di fronte a Santa Maria del Fiore e si fermò per farsi raggiungere dal Demonio; consapevole di non poter scappare al Diavolo usando solo la forza fisica, doveva usare l’ingegno e, quasi senza fiato, chiese a Satana di esaudire un suo ultimo desiderio.

Prima di subire la dannazione eterna, chiese di poter entrare nel Duomo per pregare un’ultima volta, il Diavolo, convinto ormai di avere l’anima del prete in pugno, acconsentì,

Così il prete, dopo aver ringraziato, entrò dalla porta della Canonica, un’entrata laterale della cattedrale proprio davanti a Via dello Studio, attraversò tutta la navata ed uscì dalla Porta della Mandorla, dall’altra parte della chiesa e si perse nella folla, senza che Lucifero se ne accorgesse.

Il Maligno, che per ovvi motivi era rimasto fuori da Santa Maria del Fiore, lo aspettava ignaro dall’altra parte, proprio davanti a Via dello Studio, appoggiato al marmo del Duomo e più passava il tempo, più si annoiava.

L’attesa si stava facendo veramente lunga e Satana stava sbuffando sempre più forte, sollevando una leggera brezza nella piazza, ma, quando scoprì l’inganno, il suo soffio si tramutò in un vero e proprio turbine.

Da allora il vento non ha mai smesso e si tratta del respiro demoniaco di colui che sta ancora aspettando che la sua preda esca dalla chiesa e si consegni come promesso.


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