Il cerchio delle ombre

Il cerchio delle ombre

La montagna, con le sue vette scoscese e le vallate avvolte dal silenzio, nasconde segreti che il tempo ha sigillato sotto strati di neve e leggenda. Non è solo uno scenario per avventure alpinistiche o rifugio per chi cerca la pace tra i boschi; è un luogo intriso di storie oscure, di enigmi antichi quanto la terra stessa e tra queste storie, se ne nasconde una che ha attirato chiunque abbia osato cercare risposte: quella del Cerchio di Annibale, un antico cromlech situato a La Thuile, in Val d’Aosta, dove il sole non tramonta mai davvero.


A La Thuile, piccolo borgo incastonato tra le vette della Val d’Aosta, il tempo sembra scorrere più lento, qui il vento soffia con un’eco di tempi passati, portando con sé il sussurro di leggende che si perdono nella notte dei millenni, tra queste montagne, dove i sentieri si arrampicano fino a sfiorare le nubi, esiste un luogo che non appartiene del tutto al nostro mondo: il Cerchio di Annibale.

Il suo nome, carico di una storia che evoca antiche battaglie e marce epiche, è tuttavia un inganno, questo posto non ha nulla a che vedere con il generale cartaginese, eppure il nome rimane, come una maschera che copre la vera natura del sito. Perché il Cerchio di La Thuile è più vecchio di Annibale, più antico delle guerre romane, più misterioso di quanto i suoi massi freddi possano raccontare.

Il cerchio, un cromlech composto da 46 dolmen di pietra, è disposto lungo un'ellisse di 48 per 72 metri, le pietre, erette verso il cielo come dita gigantesche che cercano di toccare l'infinito, sono lì da migliaia di anni, testimoni silenziose di epoche dimenticate. gli studiosi lo considerano un antico osservatorio astronomico, forse un tempio, dove riti misteriosi venivano celebrati sotto la volta stellata, in un tempo in cui gli uomini vivevano in simbiosi con i cicli della natura e i movimenti celesti.

Tuttavia, la vera natura del Cerchio rimane avvolta nel mistero: Perché queste pietre sono state disposte in questo modo? Perché proprio qui, in questo angolo sperduto delle Alpi, lontano dalle grandi vie di comunicazione e dai centri di potere dell’antichità?

Il villaggio di La Thuile è un luogo dove le storie si raccontano ancora attorno al fuoco, nelle lunghe sere invernali, quando la neve copre ogni cosa e il buio avvolge le montagne come un mantello e in queste storie, si narra di ombre che si muovono nel cerchio di pietre, di luci che appaiono e scompaiono senza spiegazione, di una strana sensazione che attanaglia chiunque osi avvicinarsi al sito al calare della notte.

Il sole gioca un ruolo cruciale in questa storia, ogni anno, durante il solstizio d’estate, il tramonto dietro la vetta del Lancebranlette proietta un'ombra circolare che lascia illuminata solo l'area centrale del cromlech, quella più sacra, è un fenomeno che attrae curiosi e appassionati di astronomia, ma anche coloro che sono attratti dal lato oscuro delle cose. 

Perché in quel momento, si dice, il confine tra i mondi si assottiglia, e ciò che è nascosto può rivelarsi, anche se solo per un istante.

E così, anno dopo anno, il mistero del Cerchio di La Thuile si infittisce e ci sono sempre coloro che non possono resistere al richiamo dell’ignoto: i curiosi, gli studiosi, gli avventurieri, che sfidano le ombre del cerchio nella speranza di svelare il suo segreto.

Ma il Cerchio di Annibale non si lascia svelare così facilmente. Le sue pietre restano lì, immobili, avvolte nel mistero e mentre il sole si tuffa dietro la montagna, gettando la sua ombra su quel luogo sacro, una cosa è certa: ci sono segreti che devono rimanere tali, e il Cerchio di La Thuile sembra intenzionato a custodirli per sempre.

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