Nella cornice selvaggia e misteriosa delle Cascate delle Marmore, il rombo delle acque racconta un'antica storia d'amore che sfida il fato: Nera, la ninfa delle acque, e Velino, il pastore audace, si intrecciano in una passione proibita. La loro tragedia, un capriccio degli dèi, si dipana tra le rocce scoscese e le acque tumultuose. Nel cuore dell'Umbria, tra le ombre degli alberi e il fragore delle acque, la leggenda di Nera e Velino prende vita, come un'eco persistente di un amore condannato a fluire eternamente attraverso le rocce.
La leggenda di Nera e Velino è legata alle Cascate delle Marmore, l'imponente cascata umbra ed è un racconto romantico che parla dell'origine di queste cascate.
Nella mitologia romana, Nera era una ninfa delle acque, mentre Velino era un giovane pastore, i due si innamorarono perdutamente, ma il destino aveva in serbo per loro una triste fine.
Le acque del fiume Velino scorrevano impetuose e tormentate, mentre Nera desiderava abbracciare il suo amato pastore, tuttavia la differenza di natura tra le acque tumultuose del fiume e la delicatezza della ninfa rendeva impossibile il loro amore.
Per permettere ai due amanti di essere insieme, gli dei decisero di trasformare Nera in una cascata, così da unire le loro vite per l'eternità , Nera si gettò dal monte e si trasformò nella cascata delle Marmore, mentre Velino continuò a scorrere come il fiume che alimenta la cascata.
È proprio dal balcone degli innamorati che si può ascoltare l’amore di Velino e Nera e toccare con mano le “lacrime” della Ninfa, ovvero l’acqua che scorre con vigore fino a valle.
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