Tra le opere d'arte del Rinascimento, la figura di Cecilia Gallerani emerge come un enigma avvolto in romanticismo e tragedia, la sua bellezza eterea, immortalata da Leonardo da Vinci, è il preludio a una leggenda di un fantasma intrappolato tra il passato e il presente, un'intrigante storia di amore e perdita nell'ombra della storia.
Cecilia Gallerani fu una nobile del Rinascimento, donna di grande bellezza e cultura, era figlia di un nobile milanese di nome Fiorenzo Gallerani e crebbe nell'ambiente culturale e artistico della Milano del Quattrocento.
Cecilia divenne famosa quando fu scelta come amante o favorita di Ludovico Sforza, noto come Ludovico il Moro, il duca di Milano. La sua bellezza, intelligenza e cultura la resero una figura di spicco nella corte milanese.
Fu scelta da Leonardo da Vinci per essere la modella del suo celebre ritratto completato nel 1490 "La dama con l'ermellino" che la raffigura con un ermellino, un animale che simboleggia la purezza e la virtù.
Le grandi personalità spesso si portano dietro misteri e leggende, soprattutto se muoiono prematuramente, e questo è il caso di Cecilia, morta in circostanze misteriose nel 1536
Si dice che Cecilia Gallerani sia morta tragicamente, forse avvelenata, a causa delle lotte politiche e degli intrighi della corte milanese, nate a seguito della caduta di Ludovico il Moro.
Dopo la sua morte, la sua figura è diventata oggetto di leggende e storie di fantasmi, secondo i racconti, il fantasma di Cecilia Gallerani sarebbe apparso in vari luoghi legati alla sua vita, in particolare nel Castello di Sforza a Milano, dove un tempo risiedeva con Ludovico Sforza.
Si dice che il suo spirito sia stato visto errare per le stanze del castello, con l'ermellino ritratto nel celebre quadro di Leonardo da Vinci al suo fianco.
Nella quiete delle notti di Milano, l'ermellino si muove ancora. Il fantasma di Cecilia Gallerani erra tra le strade della città , in cerca di un amore perduto.
Un'ombra del passato che continua a danzare, un richiamo all'eternità .
La storia di Cecilia Gallerani ricorda non da lontano quella di Lucrezia Borgia, per chi volesse conoscerla, la trova qui
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