La colonna del Diavolo a Milano

La colonna del Diavolo a Milano


Sul lato sinistro della basilica di Sant'Ambrogio si può scorgere una colonna di epoca romana, una particolarità di questa colonna è che presenta due fori che, secondo una leggenda, sarebbero stati generati dal diavolo in persona. 

La colonna che ad oggi si trova in piazza Sant’Ambrogio, faceva parte del palazzo imperiale, costruito nel III secolo d.C. e la sua importanza è testimoniata dal fatto che gli imperatori del Sacro Romano Impero, quando venivano incoronati come Re d’Italia, dovevano abbracciarla, come rituale di buono auspicio.

Ma c’è di più, alla fine del XIX secolo, lavori di restauro furono rinvenuti nell’immediata prossimità della colonna, i resti della sepoltura di numerose persone.

La colonna è in marmo e sulla sua sommità si può ammirare un capitello in stile corinzio, ma è ai due buchi presenti sulla parte che viene rivolta la maggior parte dell’attenzione, buchi su cui si racconta una storia strana e misteriosa.

La leggenda narra che una mattina Sant'Ambrogio, passeggiando per il cortile della basilica, incontrò Satana che cercava di convincerlo a rinunciare dal portare avanti il suo compito di vescovo. 

Il Maligno non era nuovo a questo genere di imboscate, succedeva spesso che si presentasse all'allora vescovo per metterlo alla prova e testare la sua fede.

Il Diavolo quel giorno gli si avvicinò per tentarlo nuovamente, ma Sant'Ambrogio probabilmente perchè ormai seccato per queste continue visite, oppure perché in quell’occasione Satana era particolarmente insistente, perché frustrato dal suo atteggiamento integerrimo, perse la pazienza.

Ci fu tra i due una colluttazione e il vescovo di Milano lo colpì con un calcio, facendolo andare a sbattere con le corna contro la colonna e formando i due famosi buchi. 

Il diavolo rimase così incastrato fino al giorno seguente, quando scomparve nella colonna, si dice, passando per i due fori, creando così un varco verso l'inferno. 

La leggenda riporta che, durante la notte che precede la domenica di Pasqua, o la notte di Ognissanti a seconda delle versioni, attraverso i fori della colonna del diavolo sia possibile vedere una parte dello Stige, uno dei cinque fiumi presenti dell’inferno e il traghettatore delle anime dannate.

Perché tanta importanza per una semplice colonna? Potrebbe essere la sua strana posizione a renderla particolare, unico retaggio di un passato molto antico che sbuca in un contesto inatteso, a pochi passi da una delle più importanti basiliche italiane che a sua volta cela segreti che prima o poi racconteremo.


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