Cà delle anime, la locanda degli orrori

Cà delle anime, la locanda degli orrori


In Italia ci sono molti luoghi strani e misteriosi e, dietro a questi luoghi, c’è sempre una storia altrettanto strana e misteriosa. C’è una casa che da sempre è stato teatro di episodi strani e sinistre apparizioni, tanto da essere segnalata in parecchie guide dedicate al mondo del paranormale. Benvenuti a Casa delle Anime


Tempo di lettura 5 minuti - Puoi anche ascoltare la storia dalla Voce dell'Alchimista, video in fondo al racconto, oppure tramite il Podcast di Amazon

Nel Medioevo la Ca’ de Anime era uno dei pochi alberghi presenti sull’antica via dei Giovi, il punto esatto dove in Liguria la riviera di Ponente e quella di Levante si incontrano innalzandosi in un massiccio roccioso che raggiunge i 1200 metri di altezza.

In quel periodo era un passo molto frequentato da mercanti, da pellegrini, da soldati di ventura oppure da semplici viandanti che scendevano dal Piemonte o dalla Lombardia.

Naturalmente nei luoghi dove c’era molto passaggio, era alta la probabilità di incontrare briganti e la locanda era un luogo perfetto per tendere un’imboscata.

I peggiori predoni però non erano fuori dalla locanda, ma dentro. Sembra che i gestori fossero degli efferati criminali, che, tramite una serie di passaggi segreti, entrassero di notte nelle stanze degli ospiti più ricchi per ucciderli brutalmente e depredare le loro ricchezze, altri invece raccontano che avessero costruito delle stanze con dei soffitti mobili, che nella notte venivano fatti cadere su l'inconsapevole ospite, per poi derubarlo.


Il procedimento era semplice quanto crudele: con un macchinoso impianto, il soffitto della camera veniva fatto scendere durante la notte sull’ospite mentre stava dormendo fino a schiacciarlo, o soffocarlo, poi un gruppo portava corpo nei campi per seppellirlo, mentre gli altri rubavano gli averi ai malcapitati e facevano sparire ogni prova del loro passaggio.

Quando il numero delle sparizioni fu tale da destare sospetto, si procedette a svolgere accurate indagini, che permisero di scoprire gli omicidi all’interno della locanda e nei terreni intorno alla casa furono rinvenuti numerosi corpi orrendamente mutilati.


Fu subito chiaro chi fosse il colpevole di questi efferati omicidi: i locandieri vennero catturati, processati e giustiziati, la casa acquisì una pessima fama e nessuno volle più andare ad abitare nella "locanda maledetta" e fu così per centinaia di anni, almeno fino al secondo dopoguerra.

In quel periodo una famiglia di sfollati, trovando la casa libera, decise di stabilirsi li, ma da subito iniziarono ad accadere cose strane: gli oggetti si spostavano da soli, si sentivano voci, grida e lamenti provenienti dalle stanze che prima erano le camere degli ospiti della locanda.

La famiglia era molto spaventata, ma non avendo altro posto dove andare, rimasero lì, ma le cose peggiorarono ancora ed il culmine del terrore fu quando incontrarono lo spettro di una fanciulla che era alla ricerca del suo amato ucciso dai locandieri proprio in quelle stanze e, comprendendo di averlo perso per sempre, svanì lasciando un intenso profumo di rose.

Ad oggi la casa è ancora li, in parte ristrutturata e ci si chiede se nuovi inquietanti episodi continueranno ad alimentare l’oscura leggenda della Casa delle Anime




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