Storie di amore e tradimento: Il fantasma di Parisina Malatesta

Storie di amore e tradimento: Il fantasma di Parisina Malatesta


Questa è una strana storia di fantasmi, drammatica e misteriosa come solo le storie d’amore finite male possono essere. C’è un marito, una moglie, ma è un matrimonio di interesse tra un uomo più vecchio e una donna giovane, poi capita che la donna giovane incontri un altro uomo e il racconto prenda una strana piega. Questa è la drammatica storia di Ugo e Parisina.




Tempo di lettura 5 minuti - Puoi anche ascoltare la storia dalla Voce dell'Alchimista, video in fondo al racconto

Siamo nella Ferrara del XV secolo, più precisamente nel 1418, quando si celebrò il matrimonio di interesse, un’usanza molto diffusa al tempo, tra Laura Malatesta, detta Parisina, ed il marchese Niccolò III d’Este.

Laura Malatesta era nata a Cesena nell’ottobre del 1404, figlia di Andrea Malatesta, signore della città, e della sua seconda moglie Lucrezia, la piccola, quasi subito era rimasta orfana di madre, poiché Lucrezia era stata avvelenata dal padre Francesco III, e crebbe alla corte dello zio Carlo a Rimini.

La straordinaria bellezza ed eleganza della bambina le valse il soprannome “Parisina”, la Parigina e per consolidare un’alleanza politica tra Rimini e Ferrara, il 27 febbraio 1418 a soli quattordici anni sposò a Ravenna il marchese di Ferrara, Niccolò d’Este, di vent’anni più grande.

Niccolò, che era già al secondo matrimonio, perché vedovo di Gigliola da Carrara, godeva della fama di essere un dongiovanni che aveva sedotto un gran numero di fanciulle, seminando figli illegittimi per ogni dove, non a caso era soprannominato Il Gallo di Ferrara.

L’arrivo di Laura a corte non fu sfarzoso come si conveniva, poiché in città infuriava la peste, per cui la giovane donna aveva vissuto i primi tempi del suo matrimonio ritirata a corte, in compagnia di dodici damigelle e di alcuni dei figli del marchese.

Laura era descritta come una persona raffinata e di buon cuore, per cui non ebbe difficoltà a legare con i suoi figliastri, nonostante avessero più o meno la sua età, solo uno, Ugo, prese in antipatia la giovane matrigna rendendo difficile la convivenza.

Niccolò decise di porre fine al conflitto tra i due e prese in mano la situazione: nel maggio del 1424 ordinò alla giovane moglie di far visita ai suoi genitori e al figlio di accompagnarla in qualità di scorta, in questo modo i due, vivendo forzatamente insieme, si sarebbero affrontati e chiariti.

Il progetto del marchese funzionò anche troppo bene, perché la vicinanza forzata fece nascere tra i due un sentimento più forte del rapporto tra matrigne e figliastro, i due si innamorarono.

Tornati a Ferrara i due tentarono di portare avanti la loro unione nel massimo segreto per non ripetere la storia di Paolo e Francesca, resa immortale da Dante, ma sfortunatamente nascondersi, in una corte dai mille occhi, era un’impresa impossibile, quasi disperata.

Probabilmente il fatto che Laura conoscesse bene la terribile fine di Paolo e Francesca, anche perché apparteneva alla stessa famiglia dei due, la rendeva oltremodo sospettosa e sgarbata con le sua ancelle e alla fine una di queste, sentitasi offesa dalla Parisina, la denunciò al marchese.

Ferito nell’onore, Niccolò fece imprigionare i due amanti nella Torre dei Leoni fino alla loro decapitazione, avvenuta il 21 maggio 1425, non solo, decretò che fossero uccise tutte le adultere di Ferrara.

Parisina non aveva ancora compiuto 21 anni.

Il marchese ordinò una rapida sepoltura per i due corpi, per cui furono portati nel cimitero di San Francesco, fuori dalla tomba di famiglia, ma nulla ha impedito a questa storia di diventare leggenda.

In molti, ancora oggi, sostengono di poter udire le voci dei due nel cortile interno del Castello Estense, il luogo dove i due innamorati trovarono la morte, ma non solo, si dice che il fantasma di Parisina vaghi ancora inconsolabile nelle segrete del castello sussurrando le ultime parole d’amore dette all’amante in punto di morte.

Molte sono state le ricerche dei Ghost Hunters in questi ultimi anni, purtroppo prove certe sulla presenza dei fantasmi non ce ne sono, ma l’amore travagliato tra Parisina e Ugo ha ispirato poeti e scrittori ed è diventato immortale.




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