La leggenda del pozzo di Gammazita

La leggenda del pozzo di Gammazita


Una storia per essere considerata interessante deve avere protagonisti ed eventi, ma soprattutto ambientazioni, in modo particolare quando si tratta di una storia strana, incredibile e misteriosa come questa che è diventata il simbolo della rivolta di un’intera regione. Questa è la storia di Gammazita e della sua sciagurata morte.




Tempo di lettura 3 minuti e mezzo - Puoi anche ascoltare la storia dalla Voce dell'Alchimista, video in fondo al racconto

La fonte medioevale di Gammazita, risalente al XII secolo, è uno dei luoghi simbolo dello stretto rapporto del centro storico di Catania con le sue acque.

La fonte sorge nell’area medievale della Judeca Suttana, il ghetto ebraico,che al tempo era una zona ricca di attività commerciali, in particolare concerie e macellerie, che sfruttavano le numerose sorgenti d’acqua, probabili diramazioni del fiume Amenano, che scorre nel sottosuolo della città.


Si racconta che fosse il 1282 e Gammazita, una splendida e virtuosa fanciulla catanese cercasse in ogni modo di sottrarsi alle attenzioni di un soldato francese, appartenente alla milizia della dominazione straniera, che si era ostinatamente innamorato di lei.

Nonostante la giovane fosse prossima alle nozze con il promesso sposo Giordano, il soldato non le toglieva mai gli occhi di dosso e la cercava ovunque, spesso per potergli sfuggire la ragazza di faceva accompagnare da qualcuno.

La fanciulla si recò al pozzo anche il giorno delle sue nozze, questa volta da sola e si racconta che per sottrarsi alle avances del soldato francese e non disonorare la propria famiglia, Gammazita scelse la morte e gettandosi nel pozzo.

Gammazita divenne un simbolo di Catania e un esempio di patriottismo e virtù tipico delle donne siciliane, la leggenda narra che, per vendicare l’affronto, i cittadini iniziarono una caccia all’uomo per individuare lo straniero all’interno del quartiere e giustiziarlo e da qui la rivolta si propagò in tutta l’isola con i famosi Vespri Siciliani.

In realtà la rivolta, sempre del 1282, si scatenò a Palermo per vendicare l’affronto di un soldato francese a una nobildonna sposata e vendicata dal consorte.

Per capire quanto i catanesi fossero legati a questa leggenda basti pensare che per secoli i depositi di ferro che macchiavano di rosso le pareti ed il fondo del pozzo erano creduti un’indiscutibile testimonianza delle tracce del sangue della giovane Gammazita e simbolo virtuoso del suo sacrificio.




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