La più alta torre ed incontestabile simbolo della città di Bologna non poteva non essere oggetto di curiosità e leggende nate attorno al mistero della sua edificazione. Legata alla Torre degli Asinelli si racconta una bellissima favola di amore e fortuna, conosciuta come la leggenda del tesoro degli asinelli
Tempo di lettura 4 minuti - Puoi anche ascoltare la storia dalla Voce dell'Alchimista, video in fondo al racconto
Con i suoi 97,2 metri la Torre degli Asinelli è la torre medievale pendente più alta del mondo, fu costruita tra il 1109 e il 1119 appena fuori dalla prima cerchia di mura, per dare lustro all'omonima famiglia e svolgeva un'importante funzione di segnalazione e difesa della città.
Queste sono le uniche notizie storiche sicure, per il resto le informazioni sono vaghe e nebulose, per cui è naturale che la storia della torre sia stata oggetto di racconti e leggende, alcune delle quali affascinanti.
Non può mancare la classica leggenda che vede il Diavolo protagonista della costruzione della torre, eretta naturalmente in una sola notte, ma questo tipo di leggenda è molto comune nelle opere medioevali e abbiamo già raccontato opere di ingegneria impossibile erette da Satana in persona.
Tra le tante altre storie sulla costruzione della Torre degli Asinelli, che chiamano in causa Diavoli o altri fenomeni paranormali, ce ne è una di origine medioevale che viene ancora oggi raccontata in città, si narra che la torre fu costruita da un semplice muratore.
L’uomo, che possedeva solo due asinelli, si guadagnava da vivere trasportando su un carro trainato dai suoi fedeli collaboratori, la sabbia e la ghiaia dal fiume Reno fino ai cantieri nel centro della città.
Un giorno come tanti altri, mentre il muratore stava scavando le fondamenta di una casa, gli asinelli iniziarono a scalciare e scavare con insistenza in un punto preciso del terreno, l’uomo incuriosito si avvicinò e sgranò gli occhi: gli asinelli avevano trovato un baule pieno di monete d’oro!
Il muratore ribattezzò quel tesoro “il tesoro degli asinelli” e, per non essere derubato, non rivelò a nessuno, nemmeno alla moglie, il suo segreto e continuò a vivere la sua semplice esistenza.
Molto tempo dopo, il figlio del muratore, camminando per la città, incontrò una bellissima fanciulla e se ne innamorò, purtroppo la giovane apparteneva ad una delle famiglie più ricche e nobili di Bologna e, sebbene ricambiasse il suo sentimento, la classe sociale fece la differenza.
Il padre della ragazza fu molto duro, quando il figlio del muratore chiese la mano della figlia, il nobile dichiarò che l’avrebbe data in sposa solo a chi fosse stato in grado di costruire la torre più alta della città.
Quella stessa sera, il ragazzo si confidò con la famiglia ed il padre non ebbe dubbi: era arrivato il momento giusto per utilizzare il Tesoro degli Asinelli, che aveva conservato per così tanto tempo. Consegnò l’oro al figlio che fece iniziare i lavori della torre, oggi conosciuta come la “Torre degli Asinelli” e poté coronare il suo sogno d’amore.
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