La casa maledetta al numero 449 di Via Zanardi

La casa maledetta al numero 449 di Via Zanardi


Lo scenario dove sorge la villa è di per sé abbastanza suggestivo, ci troviamo in aperta campagna, circondati da immensi campi e strade scarsamente illuminate, è un luogo ideale, soprattutto quando cala la nebbia, per creare uno scenario degno di una leggenda inquietante. E questa è la storia di Palazzo Malvasia, oggi conosciuta come Villa Clara.



Il Palazzo Malvasia a Trebbo di Reno, paese a meno di 10 chilometri da Bologna, risale al XV secolo e fu fortemente voluto dal conte Carlo Cesare Malvasia, uno scrittore, pittore e storico d’arte molto noto nella Bologna dell’epoca, che nel 1624 si volle regalare un ritiro lontano dal centro della città.

Circondata da imponenti mura, era frequentata soprattutto d’estate prima da Carlo e, dopo la sua morte avvenuta nel 1693, anche da altri membri della famiglia Malvasia, almeno fino alla seconda metà dell’Ottocento.

Poi accadde qualcosa di spaventoso che trasformò un tranquillo luogo di vacanza in un inferno.

Ad oggi la casa ha cambiato nome ed è disabitata, ma non solo, gli abitanti di Trebbo evitano di passare in zona, si racconta che molto spesso Villa Clara sia completamente avvolta da una fitta nebbia, evento in realtà non raro a quelle latitudini, ma la reputazione di casa maledetta nel tempo è aumentata sempre più.

Ma cosa è successo dentro Palazzo Malvasia?

Si racconta che in un tempo lontano, probabilmente agli inizi del Novecento, nella villa vivesse Clara, una bambina con il dono della preveggenza, ma questo dono spaventò il padre al punto di liberarsi della figlia in un modo assurdo: l’uomo decise di murare viva la figlia ed a nulla valsero i pianti e le richieste d’aiuto della fanciulla.

Esiste un’altra versione della storia: c’è chi racconta che Clara fosse la figliastra di uno dei padroni di casa, che un giorno scoprì la fanciulla amoreggiore con un suo dipendente. Per punirla l’uomo decise di rinchiuderla per sempre nella casa.

Sia come sia, Clara morì tra le mura di casa e, non avendo trovato la pace, il suo fantasma si aggirerebbe ancora a Palazzo Malvasia.

All’interno della casa abbandonata, secondo i racconti, si sentirebbero delle urla, alcune volte si può udire un pianto, altre una richiesta di aiuto da parte di una giovane voce.

Secondo i racconti, sarebbe il fantasma di Clara, alcuni testimoni affermano di aver ascoltato le note del pianoforte, in altre occasioni le finestre si sarebbero illuminate, anche se l’impianto elettrico sarebbe staccato da molto tempo.

I fenomeni soprannaturali sembrerebbero non fermarsi a questo, pare infatti che il fantasma della giovane, oltre ad apparire a figura intera nel parco della villa, cerchi anche di interagire con chi la vede.

Esiste un altro mistero che avvolge la villa, esisterebbe la testimonianza di testimoni che affermerebbero di aver visto sparire e riapparire davanti ai loro occhi una finestra, proprio quella che si trova sopra l’ingresso principale. 

Grazie a queste voci e alla particolare posizione, negli ultimi decenni la casa sarebbe stata palcoscenico di messe nere e cerimonie occulte ed in più la villa è diventata il teatro di avventure e prove di coraggio per molti adolescenti, che vi si recano tentando di verificare la storia di Clara.



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