È opinione diffusa che l’Inghilterra sia il paese più popolato di fantasmi, tanto da avere un Dizionario del fantasma britannico, il famoso Gazzetteer of british Ghosts, ma anche l’Italia, come abbiamo visto, ha un numero di palazzi e castelli, dove accadono fenomeni inspiegabili. Oggi conosceremo l’affascinante storia di Malgrà, il castello di Rivarolo Canavese.
Tempo di lettura 3:00 minuti - Puoi anche ascoltar la storia dalla Voce dell'Alchimista, video in fondo al racconto
Il possente Castello di Malgrà si staglia sulla città di Rivarolo Canavese ad una cinquantina di chilometri da Torino, fin dal 1333, anno in cui fu avviata la sua costruzione per volontà della famiglia dei Conti di San Martino.
Il nome della fortezza proviene da una disputa tra due famiglie, si racconta che Malgrà derivi dal fatto che il Castello fu costruito “malgrado” l’opposizione dei Valperga storici antagonisti dei Conti di San Martino.
In origine il castello aveva fini militari, ma, attorno al XIV secolo, a seguito di un continuativo periodo di pace e grazie ad importanti modifiche alla struttura originaria, fu trasformato in una dimora signorile.
In città si racconta che all’interno del castello vaghi senza pace il fantasma di una giovane donna con un vistoso taglio alla gola e la veste insanguinata, si dice che fu fatta uccidere dal marito.
La leggenda narra che un soldato di ventura inglese, un certo Robin del Pino si fosse invaghito di una bella fanciulla del luogo, la giovane era stata promessa sposa, ma Robin la rapì e la sposò con la forza dopo aver ucciso il suo fidanzato.
La storia è povera di dettagli, della donna si sa soltanto che sarebbe rimasta vittima di un complotto ordito dal marito che la fece assassinare da un suo uomo, probabilmente perchè si era stancato, la parte interessante è che comunque, anche da morta, riuscì ad avere la sua vendetta.
Il primo ad avvistare il fantasma della giovane si dice fosse stato il marito stesso, che più volte riferì di aver visto lo spettro della moglie che minaccioso gli mostrava la gola squarciata.
Queste continue apparizioni, alcuni raccontano che lo spettro si presentasse a Robin tutte le notti, i non fecero altro che aumentare il rimorso dell’uomo, che alla fine impazzì ed in preda alla disperazione, si suicidò.
Da allora si dice che lo spettro della donna continui a vagare per le sale del triste luogo
Ancora oggi molte persone riferiscono di aver visto l’anima della giovane assassinata aggirarsi di notte nei dintorni del castello con l’abito insanguinato e gli occhi sbarrati, così come la descriveva il marito.
In questo modo si presenterebbe il fantasma della donna, ma non solo, alcuni raccontano di averla udita urlare di angoscia, di aver sentito rumori, cigolii e passi furtivi.
Si dice che la giovane vaghi per il castello e per i vialetti del giardino senza sosta, ma solo di notte, alle prime luci dell’alba, infatti, scompare.
Si dice, perché, oltre ai racconti non c’è nulla, nel 2010 il Centro Investigazione Occulte effettuò un sopralluogo che purtroppo non ebbe i frutti sperati.
Rimane la storia di una povera donna che molti secoli fa fu uccisa brutalmente dal marito forse per gelosia, o forse per altri motivi, poco importa e di un uomo morto suicida, forse per la paura di aver visto un fantasma, o più probabilmente vittima dei sensi di colpa, forse i fantasmi più spaventosi di quelli che raccontiamo ogni settimana su queste pagine.
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