L'Effetto Mandela e la teoria dei falsi ricordi collettivi

L'Effetto Mandela e la teoria dei falsi ricordi collettivi


L'effetto Mandela, ovvero come spiegare alcune manifestazioni legate alla nostra memoria? E non si intende la memoria individuale, ma quella collettiva, la possibile spiegazione spazia tra universi paralleli fino ad adattamenti dei processi cognitivi legati all'uso della memoria.




Tutto comincia nel 2010, ma è necessario fare un passo indietro e raccontare chi sia stato Nelson Mandela. Madiba è stato un attivista politico sudafricano che lottò contro l’apartheid e la conquista della libertà del suo popolo, fu condannato all’ergastolo, ma poi liberato negli anni Novanta, diventò Presidente del Sudafrica negli ultimi anni della sua vita. Un gigante della storia mondiale in pratica, un uomo la cui storia è conosciuta in tutto il mondo.

Ora torniamo al 2010. Il nostro racconto parte da qui, da quando una donna Fiona Broome, un'investigatrice dell’occulto  rimase allibita quando ad una conferenza sentì che Mandela era vivo, lei si ricordava chiaramente che fosse morto in carcere oltre vent'anni prima. 

E non solo: aveva memoria della notizia sentita ai telegiornali, ricordava i funerali, il discorso della vedova e come questa morte avesse scatenato ribellioni in Sud Africa che diedero inizio al crollo definitivo dell’Apartheid. Per Fiona fu un trauma scoprire che i ricordi che aveva connessi alla scomparsa del leader sudafricano erano completamente falsi.

In seguito, per indagare sulla questione, aprì un blog dove raccontò la sua esperienza e presto si rese conto di non essere l’unica a ricordare questa storia, tantissime altre persone condividevano il suo stesso ricordo.

Da questo momento, questa distorsione della memoria personale e collettiva prende il nome di Effetto Mandela: infatti pur non essendo l'unico, probabilmente, questo è l'esempio più famoso.

Altri esempi dell'Effetto Mandela si possono trovare nel ricordo che abbiamo di alcuni film, per esempio in Casablanca tutti noi conosciamo la famosa frase pronunciata da Ingrid Bergman: "Suonala ancora Sam", ma sfortunatamente la frase del fil è: "Suona, Sam. Suona “As time goes by", oppure alzi la mano chi non ricorda che Darth Vader si rivela a Luke dicendo: "Sono tuo padre". Peccato che la frase del Sith sia: "No, io sono tuo padre".

E per completare il trittico "Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare" in Blade Runner non fu mai pronunciata, la battuta in italiano era "Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginare", insomma in tutti questi casi si tratta di minimi scostamenti tra quello che ricordiamo e quello che effettivamente è avvenuto. Vedere i video per credere.





A parte questi legati a film, ci sono molti altri esempi, ma invece di raccontarli, vi faccio fare un piccolo quiz e la settimana prossima torneremo sull'argomento per raccontare tutte le teorie che cercano di spiegare questo strano Effetto Mandela.

Per vostra informazione io ho totalizzato 3 

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