Chi ha potuto visitare il centro storico di Genova sa che i caruggi della città sono un labirinto di vie e vicoli stretti nel quale anche un genovese riesce a volte a perdere la bussola, tra i tanti carruggi Vico Librai non esiste, o almeno non esiste più da quando durante la seconda guerra mondiale la città venne bombardata dai tedeschi. Ma allora chi è quella vecchina che chiede indicazioni per giungere a “Vico Librai”?
Tempo di lettura 3:30 minuti
Tra le leggende legate al mondo del paranormale che riguardano il cuore di Genova, c'è ne è una molto curiosa: per i carruggi si aggira una misteriosa vecchina fantasma cercando Vico dei Librai, ma chi prende la cartina della città, o per i più tecnologici, Google Maps, rimarrà deluso, perché Vico dei Librai non esiste, o almeno non più.
Vico dei Librai non esiste più da quasi ottanta anni: l’intera zona fu rasa al suolo durante i bombardamenti tedeschi sulla città di Genova del 1944, l’intero quartiere di via Madre di Dio fu poi ricostruito totalmente tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70.
Succede ogni cinque anni nel periodo tra Natale e Capodanno in una zona abbastanza vasta, che va da Porta Soprana alla zona denominata Centro dei Liguri e i Giardini Baltimora e numerose sono le testimonianze dell’avvistamento di questa vecchina che non trova la strada di casa, tutto ha inizio nel 1989 e termina nel 1997.
Il primo avvistamento della vecchina risale all'anno 1989, quando nei dintorni di Porta Soprana, alcuni passanti furono fermati da una signora che indossava abiti descritti come fuori moda, e che domandava dove si trovasse Vico dei Librai, il tutto rigorosamente in dialetto genovese.
Nessuno dei passanti però le sapeva rispondere, nemmeno chi era originario del centro storico e, dopo pochi minuti, la vecchina sparì senza lasciare traccia.
Qualche tempo dopo un mendicante raccontò di aver incontrato un'anziana signora che indossava abiti antichi, lei gli donò una banconota, ma solamente dopo il ragazzo si accorse che erano cento lire risalenti al 1943.
Il ragazzo cercò di chiederle spiegazioni, ma invano perché la donna era sparita di nuovo.
Nel 1994, nell'attuale “Centro dei Liguri”, l’anziana signora apparve anche ad un suo familiare, dal quale però scappò via, cingendo la sua solita borsa della spesa. Venne investita da un auto in via delle Casacce. Nonostante molti la videro cadere a terra assieme alla frutta rotolante, quando intervenne la polizia, la donna era svanita.
Nello stesso anno, una simile testimonianza fu fatta da due donne che lavoravano in un bar del centro storico, che hanno raccontato di aver visto la vecchietta entrare nel loro locale durante un giorno di neve e ordinare una tazza di latte caldo, al momento del pagamento tirò fuori un borsellino contenente una chiave ed un’immagine sacra e che abbia lasciato alcune monete coniate nel 1940.
La banconista del bar racconta di essere poi corsa fuori per restituire il borsellino alla signora, ma della donna non c’era più traccia.
E ancora nel 1997, una ragazza, afferma di averla aiutata a portare le borse della spesa per poi vederla svanire nel nulla.
Addirittura una testimone mentre parlava con la vecchina cercando di esserle utile, vide avvicinarsi una sua amica che le chiese perché parlasse da sola e rigiratasi verso la donna questa era sparita.
Tutte le testimonianze hanno molti particolari in comune, tutte raccontano di una vecchina con un accento strano, un vecchio dialetto genovese poco conosciuto oramai, abiti di foggia sorpassata, un vestito nero e tutti la ricordano confusa e disorientata. È possibile che siano racconti di fantasia? Confesso che stento a crederlo – sono scettico in generale – ma questo mistero mi affascina.
Ad accrescere l’alone di mistero, leggenda vuole che la vecchietta abbia accusato un malore durante il periodo della guerra e si sia risvegliata molto tempo dopo ignara di tutto ciò che era accaduto al suo quartiere, questo spiegherebbe il motivo per cui non ci siano avvistamenti tra il 1944, l’anno dei bombardamenti – e la prima apparizione del 1989 e ,da allora vaga nei pressi di Porta Soprana cercando inutilmente di tornare a casa
C'è un altra versione, leggermente diversa che viene direttamente d Genova, che non tiene conto delle apparizione ogni 5 anni, vediamola.
Questa vecchina viveva effettivamente in una casa in Vico Librai, la strada non ha più quel nome e la sua casa venne effettivamente rasa al suolo dai bombardamenti ma lei voluta rimanere nella dimensione intermedia continua a fare quello che faceva nelle sue giornate tipo, esce, passeggia per i vicoli di Genova, fa la carità a qualche mendicante lasciando sempre monetine con data di conio tra la fine del 1800 ed i primi del 1900 e poi svanisce difronte a un muro dove un tempo, appunto, c’era l’entrata di casa sua
A voi trarre le conclusioni, che vi prego di lasciare nei commenti: quella vecchia signora è realmente un fantasma o questa è solo una leggenda?
Secondo me si può credere all'esistenza del fantasma, inquieto che cerca disperatamente la sua casa o no, si può o meno credere che l’immaginario collettivo abbia portato avanti e modificato di volta in volta, una storia sentita anni prima e l’abbia trasformata in leggenda metropolitana, ma di certo questa storia serve per ricordare quel brutto periodo che, per fortuna, non c’è più.
Che siano reali, oppure frutto di allucinazioni prodotte della mente, i fantasmi fanno parte della cultura e la storia del fantasma di vico dei Librai è, anche, un modo di testimoniare gli orrori della seconda guerra mondiale, per non dimenticare il passato e i suoi accadimenti.
Questa è la leggenda della vecchina che cerca Vico dei Librai, conoscevi questa storia? Che ne pensi, nella tua città si narrano storie simili? Raccontacele nei commenti qui sotto e, se ti è piaciuta questa storia, condividila con i tuoi amici.
Io vi aspetto la settimana prossima con una storia ambientata in uno dei più grandi castelli del Trentino.
0 Commenti