Castel Beseno, posto sulla sommità di una collina a metà strada tra Trento e Rovereto, è il più grande complesso medievale di tutto il Trentino, con i suoi 16mila metri quadri ed è avvolto da mille dicerie e leggende favolose.
Le prime notizie riguardo questa fortezza risalgono al XII secolo, quando era ancora un feudo dei conti di Appiano e posseduto da una famiglia di loro vassalli i Da Beseno, si raccontano molte storie sul castello: delle apparizioni dell’uomo vestito di rosso dinanzi ai visitatori solitari, alla leggenda del cavaliere nero che governava su Besenello tra assurde pretese e continui soprusi. Oppure del modo in cui in un solo giorno il castellano riuscì a togliere l’assedio dei nemici in un solo giorno!
Ma andiamo con ordine ed iniziamo con il Cavaliere Nero.
Si dice che comparve in una notte di tempesta, tra i bagliori dei lampi e i fragori dei tuoni, in sella a un destriero nero come la pece.
Il misterioso cavaliere si diresse verso il paese di Besenello scortato da una masnada di sgherri e, con le spade sguainate, fece uscire tutti gli abitanti dalle case e li radunò davanti a sé.
“Se non volete morire, costruitemi un castello sulla sommità della collina!”
I poveri contadini non osarono disobbedire e si misero all’opera, lavorando giorno e notte, finché la fortezza non fu compiuta.
Un'altra leggenda sull’origine del castello di Beseno narra che un Cavaliere Nero vivesse nel castello ed imponesse tasse impossibili alla popolazione di Besenello, fino a che un giorno il popolo, stremato e stanco di quei soprusi, salì al castello e assaltando la roccaforte che essi stessi avevano costruito con tanta fatica, riuscirono a scacciare definitivamente del tiranno, di cui non se ne seppe più nulla.
Ma si narra che nelle notti di luna piena, una fiammella si aggiri tra le mura in rovina dell’antico palazzo: è il fantasma del Cavaliere, condannato a vagare per l’eternità per scontare le malefatte commesse in vita.
Ora è il momento della storia più incredibile
Si narra che, durante un assedio durato sette anni, gli abitanti di Castel Beseno, seguendo le indicazioni di una vecchia ed astuta mercante, lanciarono dalle mura del castello vacche e sacchi di grano – gli ultimi rimasti – sui nemici, per dimostrare di avere tante scorte di cibo da poterle sprecare in quel modo.
Gli attaccanti, impressionati da quanto avevano visto ed immaginando che l'assedio sarebbe durato ancora a lungo, data l'abbondanza di cibo nel castello, rinunciarono all'impresa di conquistarlo e se ne andarono nel giro di poche ore.
E della vecchia ed astuta mercante si persero le tracce
Ogni castello ha il suo fantasma o la sua leggenda, questo li ha entrambi e tutte e due affascinanti e, come nella storia precedente, ti chiedo se nella tua zona ci sono storie legate ai castelli altrettanto affascinanti. Se vuoi parlarcene, scrivi nei commenti qui sotto e, se ti è piaciuta questa storia, condividila con i tuoi amici.
0 Commenti