Il personaggio principale di questa storia è un curioso albero di pioppo che è stato protagonista della storia di un paese per molti secoli, la leggenda narra che la povolata di Ca’ Oddo sia stata piantata per imbrigliare le forze maligne di una strega, morta sul rogo in un tempo lontano…
Molto tempo fa a Ca’ Oddo, una frazione di Monselice vicino a Padova, dimorava una strega cattiva che era solita fare brutti scherzi ai contadini e a quanti passavano per la strada che portava a Sant’Elena, spesso trasformava il vino in acqua, i polli in tacchini e quando non aveva voglia di scherzare, bruciava i campi di grano.
La popolazione era allo stremo e la denunciò la strega Artemisia al Vescovo, che la condannò a morte. La bruciarono viva, ma non solo: imbrigliarono il suo spirito ad un pioppo piantato per l’occasione, le sue ceneri vennero seppellite in una buca, la terra venne bagnata con acqua benedetta, dieci bambini ci sputarono sopra e la buca venne coperta con terra bagnata del sangue di tre vergini.
Al termine di questo complicato rituale, secondo la credenza del tempo, la strega non avrebbe dovuto più nuocere agli abitanti di Ca’ Oddo, ma non andò proprio così.
Secondo i racconti, da quel giorno attorno al pioppo, albero associato al regno dei morti, iniziarono ad accadere strani fenomeni, dapprima un gruppo di gatti si cominciò a radunare sotto l’albero ed i loro insistenti miagolii vennero subito identificati come i lamenti della strega.
Poi, un po' alla volta iniziarono a crescere altri pioppi nei dintorni e qualcuno raccontò di aver visto in una calda notte d'estate i rami del pioppo muoversi insieme a quelli degli alberi circostanti, bofonchiando come se stessero chiacchierando tra loro.
Altri riferirono di aver visto, sempre di notte, i rami degli alberi agitare le campane della chiesa costruita nelle vicinanze, ci fu anche chi tentò di tagliare una radice sporgente, ma subito sentì un lamento e vide sgorgare del sangue dall'incisione appena praticata.
Si duceva che talvolta la pianta spargesse una strana nebbia che faceva perdere l’orientamento a chi era costretto a passarle vicino, poche persone per la verità, perché correva voce che delle ombre deformi fossero state viste uscire dal pioppo per inseguire i passanti.
Nessun uccello aveva mai nidificato tra quei rami, a parte un cuculo, ma con il tempo, il terrore in paese passò e gli abitanti iniziarono ad affezionarsi a questa misteriosa presenza: quando c’era un’eccezionale siccità, ci si riuniva sotto il pioppo per chiedere alla strega di mandare la pioggia.
E si dice che piovesse per davvero.
In breve tempo la popolazione di Ca' Oddo iniziò a sentirsi legata a quell'albero, tanto da stringerglisi attorno, parlargli e accarezzare quel tronco che diveniva caldo d'inverno e freddo d'estate, probabilmente si erano abituati alla sua presenta, oppure probabilmente la strega aveva cominciato a sentirsi sola.
Sia come sia, la strega dimenticò la predizione che face morendo, ovvero che sarebbe risorta, una volta che la pianta fosse stata abbattuta e permise di far costruire attorno a lei gli edifici più importanti del paese, in questo modo la povolata è diventata il simbolo della frazione di Ca’ Oddo.
Grazie per la segnalazione a Roberto
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