Piazza Statuto: il cuore nero di Torino

Piazza Statuto: il cuore nero di Torino


Chi è stato a Torino non ha potuto non cogliere l’atmosfera magica che la circonda e la permea in ogni strada in ogni palazzo, la città, se guardata con attenzione, rivela particolari inquietanti e tra questi si può annoverare la Porta dell’Inferno.




Tempo di lettura 4 minuti - Puoi anche ascoltare la storia dalla Voce dell'Alchimista, video in fondo al racconto

Piazza Statuto, già nelle antiche credenze esoteriche, si contrapponeva a Piazza Castello, che era considerata nella Torina Magica il simbolo della luce e delle forze positive.

Secondo queste leggende all’interno della piazza, probabilmente nel sottosuolo, si troverebbe la Porta dell’Inferno, data la sua posizione, allineata sul 45° parallelo, fungerebbe da vertice a due triangoli della magia: uno bianco, che comprende Torino, Lione e Praga e uno nero, con Londra e San Francisco.

Gli esperti di esoterismo localizzerebbero il vertice di questi triangoli proprio in Piazza Statuto.

La Porta dell’Inferno

L’origine di queste credenze risale dall’epoca romana, si racconta che l’esercito di Roma avesse costruito in questo luogo un castrum, un accampamento con al centro un vallis occisorum, un patibolo usato per le esecuzioni dei condannati a morte, come testimonia l’antica necropoli ritrovata sotto la piazza, durante gli scavi per la costruzione della ferrovia.

Una città dei morti, che non ha smesso di rivestire una valenza oscura nemmeno ai giorni nostri, dato che sotto il laghetto alla base del monumento nel centro della piazza, si trova l’impianto centrale della cloaca, che fin dall’antichità sono state considerate le 'bocche dell'inferno'.

Per cui la Porta dell’Inferno si troverebbe nel sottosuolo di Piazza Statuto, probabilmente in uno dei tombini che spiccano dal manto stradale.

Il Monumento del Frejus

Il cuore nero di Torino ospita forti simboli esoterici che, gli esperti, attribuiscono alle forze oscure, in particolare il Monumento del Frejus, costruito dall’ingegnere Germain Sommeiller, come omaggio ai minatori caduti durante i lavori del traforo, che emanerebbe un forte potere oscuro.

L’imponente monumento al centro di piazza Statuto fu eretto nel 1879 ed è costituito da una piramide, fatta con le pietre di risulta dello scavo del traforo, con sulla cima una figura maschile alata che con la mano destra tiene una piuma e con la sinistra sembra voler tenere lontano qualcuno.

Il monumento, oltre che essere un tributo ai minatori, è anche l’allegoria del trionfo della Ragione sulla forza bruta, dato che il genio alato che domina dall’alto, sembra difendersi da creature, probabilmente Titani, che cercano di arrampicarsi sulla piramide.

Gli amanti del mistero forniscono però un’interpretazione completamente diversa: l’Angelo che si trova sulla cima del monumento non sarebbe altri che Lucifero, l’angelo portatore di Luce, che fu cacciato da Dio e condannato a precipitare nella materia.

Secondo questa interpretazione, Lucifero guiderebbe le forze dell’oscurità, guardando con aria di sfida verso l’oriente, luogo dove sorge il sole, ovvero la luce, in altre parole le forze del bene.

C’è un dibattito ancora aperto anche stella a cinque punte posta sulla testa dell’Angelo: secondo un’interpretazione il simbolo rappresenta il microcosmo ed il macrocosmo e i cinque elementi: aria, acqua, terra, fuoco e spirito.

Al contrario, secondo gli amanti dell’esoterismo, il pentacolo rappresenta l’Anticristo.

Questo dibattito è destinato a durare, poiché dal 2013 il simbolo è sparito nel nulla, forse a causa del maltempo, forse un atto vandalico. 

Sia come sia, questa piazza contribuisca attivamente ad accrescere la fama della cosiddetta “Torino Magica”, una città dove si concentrano le forze del bene e del male.




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