Ci sono storie di streghe e fantasmi e di mostri che sembrano un racconto di Halloween dove leggenda e fantasia si intrecciano alla realtà ed avvolgono luoghi e personaggi in un fitto alone di mistero, una di queste storie ci fa tornare in Liguria, in quello che fu un monastero medioevale dove si consumò un delitto tremendo, il cui eco non si è ancora sopito
Il monastero di Valle Christi a Rapallo, nella frazione di San Massimo è una struttura antica che si trova lungo la strada che collega Rapallo a Ruta di Camogli, è gotica, austera, solitaria, costruita con pietre scure ed ormai diroccata: quale miglior posto per una lugubre leggenda che parla di fantasmi?
L'edificio, ormai diroccato e invaso da muschi e licheni, è uno dei pochi esempi superstiti dell'architettura gotica nel territorio ligure ed è inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani, la sua costruzione risale al 1200 e fu utilizzato dalle monache Cistercensi per circa 300 anni, fino al 1568, anno in cui avvenne il concilio di Trento che ne decretò la chiusura.
È un edificio molto conosciuto in zona (e non solo), perché fu protagonista di una triste vicenda: si racconta infatti che molto tempo fa, una suora si innamorò perdutamente di un pastore del luogo e, travolta dalla passione, trasgredì al voto di castità, intrecciando una relazione clandestina con l’uomo.
Dopo qualche mese, la relazione con il pastore fu evidente anche alle altre monache, la pancia della donna -infatti - iniziò a crescere, la monaca era rimasta incinta.
In quegli anni il fatto che una monaca rimanesse incinta non era solo uno scandalo, ma un vero e proprio sacrilegio, punibile solo con la morte. Ma non una morte qualsiasi, doveva essere una punizione tremenda.
E così fu.
La monaca fu infatti murata viva in una cella del convento, insieme alla bambina appena nata.
Da allora e nei secoli successivi, si sono susseguite le testimonianze di persone che affermano di aver sentito a notte fonda, lamenti strazianti provenire dall’interno del monastero ed in molti giurano che questi suoni non siano causati dal vento, perchè sono i lamenti strazianti dei fantasmi della suora e della sua bambina.
La più recente tra le testimonianze parla di tre ragazzini che entrarono nell’edificio alla ricerca dei fantasmi: era una notte molto buia dove il monastero era avvolto da una fitta nebbia, le torce dei ragazzi erano le uniche fonti di luce.
Appena entrati, si trovarono davanti l’ingresso di uno dei sotterranei e d’improvviso sentirono provenire da quest’ultimi dei lamenti e pianti, presi dallo spavento i tre ragazzi fuggirono e non misero più piedi in questo luogo.
Che dire di questa storia, come ho anticipato nell'introduzione la realtà si mischia alla leggenda, il monastero - per chi ha avuto la fortuna di visitarlo - mantiene un'alone inquietante e non è difficile credere che le punizioni per certi peccati nel XIII secolo fossero proprio quelle.
Per quanto riguarda il fantasma, lascio la libertà di credere o non credere alle testimonianze, tu che cosa ne pensi, hai visitato i ruderi del monastero, oppure hai visto qualche video dei Ghost Hunters in cerca dei fantasmi?
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Un altro tremendo delitto sarà protagonista della prossima storia, ambientata dall'altre parte dell'italia. Ci recheremo vicino a Palermo per raccontare le vicende di un fantasma inquieto che vaga in un castello dove, circa 500 anni fa, si consumò un delitto d'onore
2 Commenti
Il gruppo di ricerca paranormale IPR aveva fatto un reportage proprio lì.
RispondiEliminasi, non solo, su youtube ci sono molti video in quel monastero
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