Ogni castello nasconde un segreto o ha una leggenda legata ad un fantasma che lo infesta ed è così anche per il castello che visitiamo oggi a Poppi vicino ad Arezzo, si dice che nella torre del maniero si aggirerebbe ancora lo spettro di Matelda, la vedova nera dei Conti Guidi.
La torre del castello dei Conti Guidi di Poppi, di cui si hanno tracce dal 1191, nella provincia di Arezzo, nasconderebbe il fantasma di Matelda moglie del signore della città di Poppi, vissuta nel lontano 1200, la leggenda vuole che la bellissima donna seppur sposata, a causa della troppa solitudine, intrecciò numerose relazioni fedifraghe.
Il marito era un uomo crudele, conosciuto per le tremende punizioni che amava infliggere ai suoi nemici, per cui Matelda escogitò un sistema per eliminare ogni traccia dei suoi tradimenti; si diceva che uccidesse i propri amanti dopo una notte d’amore.
Le troppe sparizioni nella zona però iniziarono a destare più di un sospetto e le voci che con le sparizioni c’entrasse la castellana divennero sempre più insistenti e all’ennesimo giovane che non fece più ritorno a casa gli abitanti di Poppi assaltarono in gran numero il castello, catturarono la donna e portata nella torre del castello, la murarono viva, torre che fu poi rinominata "Torre dei Diavoli"
In quel modo finirono i giorni del bella Matelda, additata da tutti come una terribile vedova nera, ma questa punizione non le impedì di ritornare sotto forma di spettro.
Secondo molti Matelda, o meglio la sua anima, non ha ancora trovato pace e che vaghi ancora nei corridoi e le stanze del suo castello, sono in molti della zona ad affermare di averla vista affacciarsi la notte da una delle finestra del castello di Poppi, vestita di bianco e con un viso ancora bellissimo.
Ma c’è anche chi si spinge oltre ed afferma che anche di giorno, visitando il museo, qualche volta capiti di ascoltare una voce flebile e provocante, oppure percepire soffi sul collo che provocano brividi di freddo e di piacere.
Che Matelda sia ancora sopraffatta dalla solitudine sia alla ricerca di un bel giovanotto da invitare a trascorrere del tempo con lei, la donna più bella del Casentino?
Ma quella di Matelda non è l'unica storia misteriosa del castello di Poppi, c' anche il menestrello Grifo.
Grifo era un giovane menestrello bravo, ma molto pauroso e il Conte Guidi si divertiva a prenderlo in giro e a spaventarlo con le sue terrificanti storie.
Una notte, impressionato dai racconti del Conte, il povero Grifo vide la statua di Simone da Battifolle che si muoveva e spaventato a morte aveva raccontato la vicenda al Conte e quest’ultimo, per prendersi burla del menestrello, organizzò uno scherzo con i suoi due cugini Oberto e Bandino.
Oberto si travestì da Simone da Battifolle, e con la sua armatura pesante entrò nella stanza di Grifo che dalla paura cadde a terra morto.
Il Conte si sentì in colpa per l’accaduto e ordinò un solenne funerale, qualche giorno dopo il giovane fu visto girare attorno al sepolcro con il lenzuolo: Grifo era ancora vivo e da allora fu soprannominato “Morto Resuscitato“.
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