Il fantasma di Agrippina

Il fantasma di Agrippina


C’è una donna, una bella donna vestita di bianco, che durante le calde notti d’estate fa il bagno e si pettina i lunghi capelli cullata dalle onde del mare, solo che la donna non è reale, è un evanescente fantasma che si gode le onde a Marina Grande a Bacoli e questa è la sua storia

Tempo di lettura 5 minuti e mezzo - Puoi anche ascoltare la storia dalla Voce dell'Alchimista, video in fondo al racconto, oppure tramite il Podcast di Amazon

Lei è Giulia Agrippina Augusta una donna che è riuscita ad esercitare un potere pari a quello di un imperatore, per arrivare al potere non esitò a tramare complotti e ricorrere ad omicidi, il suo fascino ed il suo carattere ammaliò così tanto l’imperatore Claudio da sposarla.

Dalla sua posizione privilegiata, poté disporre le nozze tra il figlio Nerone Claudia Ottavia e, dopo la morte di Claudio nel 54 d.C., forse causata dalla stessa Agrippina con un piatto di funghi, dato che Nerone era troppo giovane per poter governare, fu lei a prendere il potere in prima persona.

Ma con il tempo il giovane imperatore si sentì oppresso dalla figura materna così forte e carismatica, che non aveva intenzione di lasciare il potere nelle mani del figlio e tentò di liberarsene.

Secondo quanto riporta lo storico romano Tacito, il racconto del matricidio è molto particolare, così come l’uomo che lo pianificò: si narra che Nerone fece affondare la nave dove si trovava Agrippina, di ritorno da una festa a Baia, ma fallì nell’intento.

Si narra che sulla nave ci fosse una delle amiche di Agrippina, che nel tentativo di salvarsi, finse di essere l’Imperatrice, ignara del fatto che l’affondamento della nave fosse un atto premeditato, che nascondeva un pretesto per uccidere la donna.

La vera Agrippina fu testimone inorridita della cruenta esecuzione della sua amica e fu così che capì di essere caduta in trappola, allora si tuffò in mare, nuotò fino alla riva, per poi essere salvata da alcuni pescatori. Ma Nerone era profondamente determinato e inviò altri sicari per uccidere la madre

Questo secondo tentativo, molto meno discreto del primo, riuscì.

Il corpo di Agrippina fu frettolosamente sepolto da qualche parte tra Miseno e Baia, ma alcune storie raccontano che le spoglie dell’imperatrice fossero state portate a Bacoli, nei pressi della Marina Grande, in un luogo che ancora oggi prende il suo nome: La Tomba di Agrippina. 

Non si tratta di una tomba vera e propria, in realtà è un oideion costruito in età augustea, un teatro all’interno di una villa privata romana oggi distrutta, che nel tempo fu trasformato in un ninfeo, ma poco importa, perché sembra che l’anima dell’imperatrice sia ancora da quelle parti.

Alcuni abitanti di Bacoli, anche influenzati alle leggende che si raccontano da generazioni, sostengono di aver visto in Marina Grande, nelle notti estive di luna piena il fantasma di una donna, molto probabilmente quello dell’imperatrice, proprio sulle acque vicine alla sua antica tomba.

In altre parole, si racconta che lo spettro pallido ed evanescente di Agrippina si aggiri ancora nei pressi della tomba dove si dice sia stata sepolta, pare che l’abbiano vista in mare, con indosso un abito bianco, intenta a pettinarsi i capelli, usando come specchio le onde.

Purtroppo non è possibile vederla da vicino, anche se sarebbe intrigante perché se qualcuno tra i più coraggiosi prova ad avvicinarsi lo spettro fugge via, lasciando dietro di sé una scia di inebriante profumo.

La Storia racconta il personaggio di Agrippina, come una donna eccezionale ed unica, nel bene e nel male e non è un caso che anche il suo spirito sia protagonista di una leggenda così ammaliante nelle seducenti acque del golfo di Napoli.




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